Casi Clinici


DSA, dislessia, torcicollo, scoliosi, piedi piatti… cosa hanno in comune e perché beneficiano delle stesse terapie.

Detto così può sembrare spiazzante ed avventato ma se consideriamo che tutte queste cose hanno degli “informatori comuni” capiamo subito i collegamenti.

  • Noi leggiamo, parliamo, stiamo in piedi e ci muoviamo in base ad informazioni che continuamente riceviamo dal nostro interno e dall’ambiente che ci circonda.
  • In una stanza completamente buia e nel silenzio assoluto non sappiamo cosa fare nè dove andare: ci prende solo il panico e nessuno resiste più di 45 minuti !
  • È subito chiaro che abbiamo bisogno di informazioni corrette, coerenti ed in tempo utile (per utile si intende decimillesimi di secondo).

Tali informazioni ci vengono dalla vista dall’udito e dai nostri piedi, cioè da un buon contatto con il suolo.

A questo punto è bene introdurre il concetto di DISPERCEZIONE, che significa che alcuni nostri organi di senso (occhi, lingua, orecchie e piedi) non fanno il loro dovere quando mandano “informazioni” al cervello.

Di conseguenza il nostro corpo si comporta in modo “non corretto” in quanto non dispone di corrette informazioni sensoriali.

Tutto ciò può essere l’origine di vari “problemi” tra i quali disturbi dell’apprendimento (DSA), dislessia, torcicollo, scoliosi, piedi piatti, ecc…  che sono sintomi e non le cause del problema.

Per correggere la dispercezione è quasi sempre necessario l’uso di prismi percettivi attivi.

sport01sport02Nelle figura a lato è evidenziato come la postura del corpo migliori sensibilmente con il solo utilizzo dei prismi percettivi attivi.

Questo succede qualunque sia l’età del paziente.

In ogni foto la sezione sinistra illustra la postura che il paziente tiene normalmente.

La sezione a destra evidenzia come la postura si corregge immediatamente con l’uso dei prismi percettivi attivi.

Nella figura a sinistra si evidenzia come il paziente riequilibri anche il carico del peso su entrambi i piedi. Ciò consente anche di risolvere o ridurre una serie di problemi derivanti dalla “camminata sbilanciata”.

sport04sport03La nostra postura non dipende dalla nostra volontà ma è regolata da molti “meccanismi” e fra i più importanti ci sono i muscoli oculomotori.

Possiamo anche avere 10/10 di vista ma se questi lavorano male …….. sono dolori!

Indossando  i prismi percettivi attivi si corregge la visione, non la vista.  Il paziente riceve informazioni corrette ed il corpo risponde di conseguenza nel modo per il quale è stato progettato.