Cos’è la Dispercezione


Esiste una connessione tra alterazione del sistema propriocettivo e DSA, ADHD e dolori posturali

Cos'è la dispercezione


La percezione è il processo psichico che sintetizza, in forme dotate di significato, gli innumerevoli dati sensoriali che giungono al cervello dall’ambiente che ci circonda. Quando esso non avviene in modo corretto abbiamo una “dispercezione”.

Moltissime problematiche quali dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia (note come DSA), iperattività (ADHD), disprassia, mal di schiena e cefalee sono quasi sempre i sintomi di una dispercezione.

Ad esempio, una persona che soffre di problemi di propriocezione (dispercezione) causata da una visione non correttaVisione scorretta e dislessia  può soffrire di DSA (dislessia, disgrafia e disortografia) in quanto non riesce ad interpretare correttamente quello che legge.
Come vede le lettere un dislessico
L’immagine della giovane donna a sinistra è un esempio di cosa potrebbe vedere chi ha una visione disallineata.

In un bambino tale situazione può creare una serie di problemi identificati generalmente come Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), presentando difficoltà ad interpretare correttamente scritti e disegni.

Spiegare le difficoltà che prova un bambino o un adulto dislessico a leggere non è facile. Ci ha provato il designer Daniel Britton che ha creato un font che vuole illustrare come potrebbero essere percepite le lettere da chi soffre di questo disturbo (vedi figura a destra con i “due alfabeti a confronto”).

Terapia per la dislessia: curiamo le cause non i sintomi

La maggior parte delle terapie interviene sui sintomi, mentre il nostro trattamento della dispercezione è orientato alla risoluzione del problema che è all’origine di questi sintomi. Agendo sulla causa a monte, i sintomi regrediscono moltissimo o scompaiono del tutto.

Altri disturbi legati alle alterazioni della propriocezione

 Il cervello di una persona che soffre di dispercezione con un grado più leggero spesso programma il proprio corpo con una postura forzata, ed alla fine dolorosa, per cercare di ottenere la migliore visione possibile. Tale postura sbagliata è origine di una serie di sintomi molto comuni tra i quali citiamo dolori muscolari e cervicali, mal di schiena, mal di testa, disordini temporo-mandibolari (disturbi dell’ATM), ernie, ecc.

Anche in questo caso la maggior parte delle terapie più diffuse cercano di “curare” i sintomi, spesso senza successo. Il nostro punto di vista è, quindi, ribaltato andando a ridurre o eliminare la fonte del dolore, spesso legato ad alterazioni della percezione.

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