Un progetto internazionale per cambiare la percezione della dislessia

Un progetto internazionale per cambiare la percezione della dislessia

Made By Dyslexia è un ente benefico, fondato nel 2004 dall’imprenditrice britannica Kate Griggs, con lo scopo di cambiare la narrativa legata alla dislessia

Convinta del potere rivoluzionario del pensiero dislessico la Griggs con questo progetto mira a orientare insegnanti e datori di lavoro, in tutto il mondo, ad un diverso approccio ai DSA

Pensiero generale, risoluzione di problemi innovativi e intuizione: sono tutte abilità di pensiero dislessico che la maggior parte delle persone ignora, perché condizionata dall’idea, ancora piuttosto diffusa, che la dislessia sia una malattia e non, invece, un diverso modo di elaborare le informazioni. Le menti dislessiche, secondo Kate Griggs (e non solo) sono naturalmente curiose e creative, collegano i punti in modi non convenzionali e pensano lateralmente.
In genere le persone vedono solo le difficoltà in ortografia e grammatica, e non sanno che i dislessici sono spesso eccellenti nel ragionamento, nella risoluzione dei problemi e nella comunicazione, oltre ad avere buone capacità visive, verbali e creative. Questo nonostante molte personalità – Steve Jobs, Richard Branson, Kiera Knightley – attribuiscano il loro successo proprio alla dislessia.
Kate Griggs, lei stessa dislessica, dal 2004 sta lavorando per cambiare la narrativa sulla dislessia: la sua fondazione – Made By Dyslexia – sta trasformando il modo in cui i luoghi di lavoro, le scuole e la società vedono la dislessia.

La dislessia come punto di forza

Secondo una ricerca della BBC, il 60% degli imprenditori che si sono fatti da sé sono dislessici. Dalla lampadina all’iPhone, dall’aereo all’auto, tutto questo è stato inventato da una mente dislessica. Esistono, infatti, moltissime storie di successo sulla dislessia in molte professioni: dagli scienziati agli architetti, dagli scrittori agli chef.

Made By Dyslexia: lo scopo del progetto

La fondazione si pone l’obiettivo di modificare l’approccio alla dislessia e convincere il sistema educativo, il luoghi di lavoro e la società ad abbandonare l’idea che i dislessici debbano “adattarsi” ed essere misurati secondo parametri standard comuni a tutti, e debbano, piuttosto, “distinguersi” e si “focalizzarsi” sui loro punti di forza.
Per aiutare gli educatori, la fondazione ha collaborato con Microsoft per offrire formazione online gratuita. Per incentivare il cambio di approccio nei luoghi di lavoro, sono state create guide per potenziare il pensiero dislessico in ogni ambiente di lavoro.

La dislessia: una risorsa per il futuro

Il rapporto Value of Dyslexia 1 realizzato dalla fondazione nel 2018, ha rilevato che le capacità di pensiero dislessico corrispondono alle competenze del futuro (come identificato dal World Economic Forum). Mentre le abilità che i dislessici trovano impegnative sono in declino.
L’ultimo rapporto, Dyslexic Dynamic, rileva che la pandemia ha accelerato il processo di automazione e il pensiero dislessico è vitale per la forza lavoro di oggi grazie a creatività, empatia, capacità di risoluzione dei problemi e capacità di comunicazione.

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